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Duomo di Modena

Duomo di Modena

Il Duomo di Modena è la prima chiesa della città e dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola.

Capolavoro dello stile romanico, la cattedrale è stata edificata dall’architetto Lanfranco nel sito del sepolcro di san Geminiano, patrono di Modena, dove in precedenza, a partire dal V secolo, erano state già erette due chiese. Nella cripta del duomo si trovano le reliquie del santo, conservate in una semplice urna del IV secolo ricoperta da una lastra di pietra e sorretta da colonne di spoglio. Il sarcofago, custodito entro una teca di cristallo, viene aperto ogni anno in occasione della festa del santo stesso (31 gennaio). Le spoglie del santo, rivestite degli abiti vescovili con accanto il pastorale, vengono esposte alla devozione dei fedeli.
A fianco del duomo sorge la torre campanaria detta la Ghirlandina.
Il duomo di Modena, la Ghirlandina e la piazza Grande sono stati dichiarati patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1997.
Tra il 2007 e il 2008 il Duomo è sottoposto a restauro consolidativo. Sono state sostituite alcune travi portanti piuttosto degradate, e si sono riparate fessure nella muratura. Si è inoltre proceduto a restaurare il rosone, che si è constatato essere piuttosto instabile, sia per quanto riguarda le colonnine (smontate e rimontate una a una) che per quanto riguarda le vetrate policrome quattrocentesche. Queste ultime in particolare hanno subito approfondite analisi eseguite dall’università di Padova, volte a identificare le parti non originali rimpiazzate spesso malamente col passare dei secoli (e delle guerre) da vetri di scarsa qualità, col fine di sostituirle definitivamente con materiali più consoni.
Per quanto riguarda la facciata è intenzione cogliere l’occasione per restaurare anche i bassorilievi di Wiligelmo raffiguranti le Storie della Genesi (lo necessitano soprattutto quelli ai fianchi del portale principale). Stessa sorte toccherà anche alla fiancata meridionale, quella che dà sulla Piazza Grande, anch’essa risultata bisognosa di cure.
Il Duomo di Modena è una testimonianza unica e straordinariamente ben conservata dello stile romanico in generale, sia all’esterno che all’interno. Fin dall’epoca dei Campionesi infatti, vennero sì inseriti alcuni elementi formali gotici, ma ciò si accorda perfettamente al romanico di Lanfranco e Wiligelmo, che domina incontrastato.